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Questa sarà un’estate anni ’90

Particolarmente esaltata dall’ultimo singolo di Lady GaGa (in effetti i primi due lanciati dell’ultimo album, Born This Way e Judas, non è che proprio mi avessero convinto del tutto.. ma Edge of Glory è fantastica), e dall’essermi resa conto di quanto sia vero che la moda ritorna di moda (hah hah.. “la moda ritorna di moda”.. bisticcio linguistico) ogni 20 anni, ho deciso di scrivere un post anche se non avevo nulla da dire.

Se non che.

Sto tentando di organizzare una marea di viaggi – troppi per il mio scarso budget – di cui sicuramente uno in Sicilia (che non ho mai visto.. ora potete dare il via a un lungo coro di fischi). Mi sono finalmente decisa ad autoinvitarmi a casa di un’amica che sta vicino Siracusa. INOLTRE starei anche cercando di convincere l’OP ad andare in Provenza in macchina, cosa che sembra alquanto improbabile visto che lui vorrebbe andare in Danimarca in aereo. Ma ho guardato su Wikipedia, la media stagionale estiva per Copenhagen è dai 12 ai 20°! Dico io, si può in estate andare in un posto dove la sera ci sono 12°?! La Danimarca bisogna vederla d’inverno. Cioè, non l’ho mai vista nemmeno quella [N.d.R. ma questa che razza di Ragazza con la Valigia è mai? Non è stata in Sicilia, non è stata in Danimarca.. bah!], però sono sicura che vada vista in inverno. Ho tentato di convincerlo anche ad andare alle Azzorre, ma il fatto che, forse, una meta che è a metà tra Lisbona e New York possa costare quanto il viaggio in Provenza e in Danimarca messi assieme ci ha fatto desistere.

Anche perché ho in mente una di quelle belle estati calde, piene di mare [N.d.R. sì, lo sappiamo che la Danimarca ha il mare] e sole, e non voglio farmi scappare un’estate che si preannuncia modaiolamente super anni ’90. Finalmente sono tornati di moda le piume, la vita alta, le trecce e soprattutto gli indiani d’America (e chi mi conosce dagli anni ’90 sa quanto io sia fissata con gli indiani d’America). E siccome sto aspettando questo momento esattamente da quando sono finiti gli anni ’90, non ho intenzione di perdermi nemmeno un secondo di caldo a mille gradi. Specie dopo che mi sono lamentata tutto l’inverno per il freddo.

Senza contare poi che potrei includere anche questo nel famoso e misterioso secondo progettino..

E quindi ora vi lascio con l’ultimo fantastico singolo di Lady GaGa e con un sacco di immagini altamente ispiratorie. Anche se ovviamente non vedo l’ora di mettere quelle che farò non appena si andrà in vacanza ^^ A questo proposito, devo scoprire come si fa ad impermeabilizzare una macchina fotografica (tranquilla Scricci, intendo una delle mie altre cinquecento macchine fotografiche, non la tua Canon sequestrata :D) per fare le foto sott’acqua.

PS. E voi dove-chi-come-cosa eravate negli anni ’90? Raccontatemi i ricordi *clou*, che sono curiosa!

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PPS. Nel mio intelligentissimo guardaroba ci andrà decisamente un vestito come nell’ultima foto. Nonché un copricapo come nella penultima. E per coloro che dubitassero, SI! c’è gente che può testimoniare che davvero lo porterei in pubblico.

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Laaalaaalalalaalalaalalaaaaa

So che di solito non inizio i miei post così sdolcinatamente, ma oggi mi sentivo così fruffrurellante che dovevo metterla. E non è perché è arrivato il mio principe azzurro, ma per un solo, semplice motivo.

Bolognesi! Avete sentito che clima faceva oggi? Gente che andava in giro senza giacche, aria tiepiduccia, uccellini cinguettanti, e 12 magnifici gradi. Cioè, capite? 12 gradi in febbraio! Oddio che meraviglia.. So che è prematuro dare il benvenuto alla primavera, ma oggi sono così galvanizzata da questo clima mite che lasciatemelo credere, per favore! Trallallà, calduccio, cielo azzurro, passeggiate ai Giardini lalalaaaaa anche se nei sogni è tutta illusione e nulla più, il mio cuore sa che nella realtà a me tu verrai, che l’inverno scaccerai e che mi scalderai ancor di piùùùù lalalallalalalaaaaalaaaaaaa..

Dovete sapere una cosa. Nel caso non l’abbiate sufficientemente capito (da diversi, vari, tradizionali e numerosi post, nonché da questo). La mia stagione preferita è la primavera. Ma uno dei miei mesi preferiti è febbraio.

1. Innanzitutto, a meno che la Pasqua non sia molto tarda, in genere a febbraio c’è il Carnevale, che è SENZA OMBRA DI DUBBIO la mia festa preferita in assoluto (sì, molto più del Natale, molto più di Pasqua, e forse anche più del mio compleanno – azzardiamo).
2. Febbraio è l’ultimo mese dell’inverno (sì, lo so che la primavera arriva il 21 marzo, e che quindi in realtà di fatto è marzo l’ultimo mese di inverno.. ma marzo suona già di primavera, non vi pare?).
3. A febbraio ci sono le sfrappole.
4. Verso l’inizio di febbraio fiorisce l’albero vicino a casa mia (mio padre da anni lo chiama “la Sporcizia”, il che mi fa pensare che sia un albero di forsizia, ma non ne sono sicura al 100%) che mi dà quell’assaggino di profumi primaverili che verranno.
5. A febbraio arriva QUELLA GIORNATA. Non so se capita solo a Bologna, o se succede anche in altre città (fatemi sapere, eventualmente), ma ad un certo punto arriva un particolare giorno, senza preavviso, in cui la temperatura è sensibilmente ancora freddina – parlo di 7-8 gradi – ma inspiegabilmente soffia lo scirocco. E quella è la giornata più bella dell’anno. E’ come se l’Inverno stesse concedendo una giornata alla Primavera, per dirmi “Dai, su, resisti, che tra poco me ne vado, e lascio il posto alla tua amica.. tieniti un po’ ‘sto vento caldo, così almeno per un giorno la pianti di lamentarti del freddo e del fatto che odi metterti 500 strati addosso che poi non si vede più che vestito hai sotto”.

‘Somma.

Lalalalalalalaalalaaalalaaaaaaaaaaaa

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Furniture Porn

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Ho finalmente finito di dipingere la camera. Ci sono volute tre settimane per avere le vernici, e tre giorni per dipingere. Ora i muri, gli stipiti di porta e finestre, e l’armadio sono riverniciati di fresco. E ci sto pure dormendo dentro. Alla stanza riverniciata di fresco intendo, non all’armadio, ovviamente. Potrebbe forse essere in parte colpa delle esalazioni della vernice al nitro color testa di moro che ho usato per dipingere il letto, se ora mi ritrovo con un potentissimo mal di gola. O magari il fatto che a Capodanno ho dormito su una panca, dentro un sacco a pelo, attaccata ad un termosifone che prima era spento, poi acceso a 9000 gradi Farenheit, e poi spento nuovamente. Forse la seconda.

Sia come sia, ora arriva la parte più divertente: riarredare la stanza. Dite tutti “sììììììììììììììì” in coro, prego.

Ho deciso il tema della stanza (sì, le mie stanze devono avere un tema, così risultano coerenti, facili da arredare e più divertenti; devo ricordarvi la cucina in “stile bordello precolombiano”, o il bagno “Marilyn Monroe incontra le Pussycat Dolls”, o ancora il salotto “Moulin Rouge in Provenza”?). Il tema della mia nuova camerella (il tema della mia nuova caramella? Muahahahahah!) sarà Versailles. AriMuahahhaahah! Qui i più minimalisti mi diranno “Ehh, ma che schifo, è troppo pomposo, è troppo frufru, è troppo arzigogolato”. Ma non ho mica detto che devo arredarlo *tutto* così. Prenderò esclusivamente spunto. In particolar modo dai colori.

A proposito, sapevate che nel 1700 i colori non si chiamavano come si chiamano ora? E per l’appunto, sono alquanto indecisa per le tende che metterò. Vi metto un bel sondaggino qui sotto.

 

Comunque, mi sto facendo venire un sacco di idee sulla mobilia da questo favolosissimissimo blog in cui ci sono semplicemente foto di stanze bellissime. Per chi ama l’arredamento, è praticamente come un sito porno. Una meraviglia.

P.S. Alla fine per le pareti ho scelto il colore Lillà Glassato (che corrisponderebbe al glicine), per coloro che se lo stessero bramosamente chiedendo.

 

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