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Scrivo un testo… sterone.

Tutta contenta per la nuova interfaccia del blog, mi è venuta un po’ di ispirazione pseudo-letteraria.

La love story dell’estate pare essere stata quella tra la Canalis e George Clooney. Prima di questo nefasto avvenimento, la sottoscritta apparteneva a gruppi su Facebook quali “Bussa da me, George, che pure senza Martini ti faccio entrare”, e lo annoverava (pausa di 30 secondi buoni per rileggere ad alta voce la parola annoverava per essere sicura di averla scritta come si deve) nella sua top ten di uomini. Ma George, come mi sei caduto in basso! Adesso, nemmeno con 5 casse di Martini ti faccio entrare.

Così, per mettere qualche bel viso sul blog, ora – alle 4 meno un quarto di notte, ‘mbè? le lezioni iniziano il 30! – mi metto a ristilare la mia personalissima compilation. kukuku

1. Kurt Cobain. Sebbene solitamente gli eroinomani che non si lavano mai i capelli non mi facciano propriamente impazzire, lui ha qualcosa in più. Credo che sia entrato in classifica – scalandola rapidamente per giunta – nel momento in cui l’ho sentito parlare delle tartarughe, in questo film-documentario-intervista su di lui (vi consiglio caldamente di vederlo, tra l’altro si può trovare integralmente su youtube).

kurt-cobain

2. Che Guevara. Al di là delle idee politiche, che pure sono interessanti e pienamente condivisibili, l’incarnazione del verso gucciniano gli eroi son tutti giovani e belli. Ahhhhh.

che_guevara

3. Craig David. Il mio fidanzato ufficiale. Non si può non amarlo nel momento in cui, in “All the Way”, canta il verso ain’t nobody looking to fight. Un attimo di silenzio sempre, in quel pezzo di canzone. Pallasinistra può confermare.

CRAIG DAVID

4. Alessandro Gassman. In teoria, nemmeno il manzo latino – come l’eroinomane che non si lava mai i capelli –  è il mio target favorito. Ma ha tutto il testosterone che serve per essere, ai miei occhi, la rappresentazione umana del dio Ares, e questo basta.

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5. Gaspard Ulliel. Attore francese misconosciuto ai più, l’ho conosciuto con il film misconosciuto ai più “Les Egarés”.

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6. Pharrell Williams. Protagonista incontrastato dei miei sogni. Dio solo sa quante volte è entrato nella mia psiche notturna – senza combinare mai, tra l’altro, perché in qualche modo suona sempre la sveglia.

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7. Gregory Peck. Un po’ stagionato (leggi: morto), ma conserva sempre un certo fascino.

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8. Peter Pan. Qualcosa da ridire?

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9. Desmond Harrington. Altro attore misconosciutissimo. Riesce a piacermi persino con i capelli a scodella in Giovanna d’Arco di Luc Besson. In The Hole, le mie ovaie iniziano a ballare la polka.

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10. Primo Reggiani. Altro attore. Qui i maligni diranno che è nella mia top ten solo perché assomiglia ad un certo topo, ma il punto è che mi piace, tout court. Fine. Poche pippe. Il fatto che io non abbia mai visto un suo film non conta.

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Non sono entrati nella top ten, ma di poco:  Zinedine Zidane (tutte quelle zeta mi affascinano), Will Chalker (il modello del profumo XS di Paco Rabanne), Flo Rida (ma lui entra ad honorem solo per il fatto che, al contrario del misero Clooney, a TRL è letteralmente fuggito dalla Canalis pur di non farsi intervistare da lei una seconda volta in inglesiano) (con lei che peraltro lo rincorreva urlando “Flo Rida, please, come here! Please!!”), il Subcomandante Marcos (perché, a mio avviso, sotto tutto il passamontagna, è bello da matti), il principe William (l’unico uomo con il quale prenderei in considerazione il matrimonio) e Brad Pitt (non l’ho messo perché è un po’ abusato).

Il fatto che nella mia classifica siano presenti tre uomini morti, e uno immaginario, è da una parte preoccupante, dall’altra c’è da dire che almeno a loro non capiterà mai una vergognosa uscita dalla top ten come quella di Clooney.

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