Bye bye baby, bye bye blog, e un sacco di ringraziamenti!

.. remember you’re my baby when they give you the eeeeeeyyyyyeeeeeeee..

♫ ♬ – Marilyn Monroe – Bye Bye Baby

Ebbene sì, il titolo è veritiero.

Chiudo il blog.

Ecco, qui mi aspetto che ancora prima di aver letto il resto del post, ci siano già milioni di commenti disperati di lettori che si strappano i capelli, si gettano a terra invocando il mio nome, minacciano di gettarsi fuori da una finestra.

Ma prima che qualcuno compia gesti sconsiderati: tranquilli, non è che lo chiudo chiudo. Mi trasferisco! Dopo aver comprato in comunità con l’OP il dominio per CLAMM (a proposito, per quei disgraziati che non l’hanno ancora visto, vedetelo! Ho impiegato tre giorni per scrivere in HTML quella porcadiquel.. quell’adorabile homepage, quindi dai, datemi un po’ di soddisfazione!) (e a proposito, grazie a Bibi per il supporto tecnico e la pazienza!), si è smosso in me un impulso manageriale che non pensavo di avere [leggi: ho scoperto che comprando il dominio posso mettere le scritte come voglio io! OoOoOoOoOOoOoh!

e posso anche tenere questo tema mettendo una sidebar di fianco! Insomma, posso fare un sacco di cose! OoOoOoOoOOoOoh!] e ho deciso di acquistare il dominio anche per il mio blog, come una persona adulta.

E quindi ho fatto questo magnifico video (diciamo così perché finalmente dopo vari tentativi è il primo che mi sento davvero di pubblicare) per annunciare il mio trasloco. Alla fine ci sono anche i ringraziamenti. Guardatelo e dopo fatemi un sacco di complimenti. No, seriamente, fatemi un sacco di complimenti. Possibilmente spontanei. Insomma, ci ho messo settimane.

MA!

Ecco che c’è un ma.

E il ma si chiama “ragazza con la valigia”.

E non “la Ragazza con la Valigia”, che sono io, ma una “ragazza con la valigia”. Una tizia che ha osato rapire il mio dominio, quello che mi spetta di diritto dal 2006, quando ho aperto questo blog – ergo molto prima di lei – e soprattutto che mi spetta da quando cercando su Google “la ragazza con la valigia” sono il terzo risultato disponibile. Sì, vengo prima di Youtube. Capite? VENGO PRIMA DI YOUTUBE [N.d.R. In verità è prima di Youtube solo sul suo computer, su quello dell’OP passa in quinta posizione.. Ma in questo caso, siccome ne va della reputazione del blog, anche la Redazione non può che schierarsi dalla parte della RclV, creando così un caso senza precedenti, un accordo tra le personalità multiple che dominano questo postaccio infame] e quella tizia ha comprato non solo il .it, ma pure il .com, lasciandomi con il culo per terr.. con un pugno di mosche e la necessità di trovare un altro nome per il mio spazio virtuale. Vi prego a questo punto di supportare il mio sdegno e la mia indignazione per questo blog (che peraltro ha il tema Twenty Ten, quello di base. Cioè, non ha nemmeno cambiato la testata. Dico io, cosa te ne fai di acquistare il dominio se poi lasci tutto come se avessi un blog e non cambi nulla? Lo fai apposta per rubare il dominio a noi poveracci che vorremmo fare delle modifiche pucciose?) (e poi non c’è nemmeno una foto! Dico io, che razza di blog di viaggi hai se non c’è nemmeno una fotina? Facile così, adesso anche io dico che sono andata alle Fiji ma oops! Mi sono dimenticata di postare tutte le prove!) (E non vorremmo poi parlare del fatto che ha scritto un post in cui denigra le altre “sedicenti ragazze con la valigia” che a suo dire non sono delle vere viaggiatrici perché non rispondono a tot criteri di valutazione, criteri ai quali peraltro io rispondo in pieno, come saprebbe se si fosse degnata di dare un’occhiata al mio blog) (mio blog che, ricordiamo, viene prima di Youtube!) e colgo così l’occasione per ringraziare Cesco, la Lady e Hetschaap, che si sono offerti di pubblicare dei bannerini sui loro blog con su scritto “La Ragazza con la Valigia è una sola!”. Grazie di Qq❤Qquore, ho i lettori più carini del mondo.

E quindi vi dedico un tuzki.

E scusate se è poco, è tipo il tuzki più bello della terra.

Comunque, dato che *evidentemente* ora non posso più acquistare il dominio http://www.laragazzaconlavaligia.comhttp://www.laragazzaconlavaligia.it, mi trovo nella più terribile indecisione. E come ormai dovreste sapere, io mi trovo nella più terribile indecisione anche quando devo decidere se ordinare la torta al cioccolato o quella allo yoghurt quando sono al bar, figuriamoci in una situazione come questa. E quindi l’idea migliore che ho trovato è chiedere consiglio a voi con un sondaggio, che servirà come sempre non a scegliere l’idea con più voti, ma a dirmi quello che voglio sentirmi dire. Quindi continuerò a tenere aperto il sondaggio finché non avrò la risposta che mi piace.

Tre, due, uno, votate! [N.d.R.c.l.V. Non c’è bisogno di dirvi che dopo voglio che mi diciate cosa avete votato, vero?]

Tre, due, uno, commentate!

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La drammatica storia di Pinpirlin e il burro con gli addominali

Ora è giunto il momento di parlarvi di una storia terrificante. Drammatica, angosciante, priva di morale, che alla Borda le fa un baffo. Benvenuti nella terza puntata del viaggio a Cipro, questa sarà la storia di Pinpirlin.

C’era una volta, qui tra le nostre montagne {N.d.R. Vabbè, dai, non è che Madonna dei Fornelli sia proprio montagna montagna.. San Benedetto è a 602m sopra il livello del mare, così ci riferisce Wikipedia.. però se proprio ci tieni a dire “tra le nostre montagn [N.d.R.c.l.V. PORCA MISERIA, REDAZIONE, VOGLIAMO CHIUDERE IL BECCO E ASCOLTIAMO LA STORIA?!]} un fornaio. Il fornaio era l’unico di tutta la zona, e preparava il pane per tutte le valli. Il più grande desiderio suo e della moglie era avere un figlio. Ma purtroppo la brava donna era malata e non poteva concepire un bambino. Così, preso dalla malinconia, un giorno il fornaio, mentre impastava il pane, preparò una pagnotta a forma di bambino. Sconsolato, la mise nel forno, e poco dopo udì una vocina: “Papà, papà, sono Pinpirlin, il bambino di pane! Se mi fai cuocere per sette giorni diventerò un bambino vero e sarò il tuo bambino!”. Contentissimo, il fornaio decise di lasciarlo lievitare in forno, ma ovviamente Pinpirlin cresceva e cresceva, fino ad occupare tutto il forno. Poiché era l’unico fornaio di tutte le valli, non poteva infornare altro pane, e rischiava così di morire di fame. Così, il settimo giorno, poco prima dell’avvenuta cottura, il fornaio mangiò Pinpirlin.

No, dico, non è la storia più drammatica che abbiate mai sentito?! Il Pirata ha sconvolto me, non viceversa! Dov’è la morale?! Cos’ho imparato da questa favola? Dov’è il lieto fine?! É TERRIBILE! Sono sconvolta nel profondo, e immagino che lo siate anche voi. Specie dopo aver visto che anche a Cipro a quanto pare conoscevano la storia, come dimostra questa foto fatta al Museo Archeologico di Nicosia.

Ora che vi ho emotivamente provati, possiamo passare a cose più culturali, e quindi vi dico che se avete voglia di leggere qualcosa di serio riguardo al Museo Archeologico di Nicosia, potete andare su CLAMM Arte a leggere l’ultimo post dell’OP, diviso in tre parti, I sulla storia del museo, II sull’arte cipriota in generale e III sulla collezione del museo. Se avete in programma un viaggio a Cipro non potete perderveli. E anche se non avete in programma un viaggio a Cipro.

Fine della parentesi culturale, ritorniamo a parlare di cagate.

O di foto.

Ecco, mettiamo le foto nuove. Queste, con vostro grande sollievo, saranno le ultime di Cipro. Nei prossimi mesi potrò ammorbarvi con altre foto di viaggi. A questo proposito, vi chiedo: se avessi i soldi per fare un viaggio (che non ho, li sto solo mettendo da parte), quale posto mi consigliereste del quale vi piacerebbe vedere le foto? Pensateci su, e intanto sappiate che se le cose vanno come previsto, forse quest’estate vi pipperete quelle della Provenza e della Costa Azzurra. Sempre che, come chiedo sempre perché non si sa mai, qualcuno di voi non volesse contribuire a pagarmi un viaggio, chessò, a Cuba, a Tahiti o in Marocco.

E per concludere con una chicca (il meglio per ultimo!), ecco il sunto del viaggio secondo l’OP e il Pirata, direttamente in diretta (vabbè, in differita) dall’autobus per Amathus, nell’unica ripresa vagamente presentabile, il chè dimostra quanta strada io debba ancora fare per passare dalle fotografie al formato video. Ma mi sto impegnando. Sbagliando si impara. Vi prego di notare la voce petulante e soprattutto la mano ferma del cameraman. In compenso, la qualità pessima dell’immagine è colpa di Youtube, non di Colette. Probabilmente avrei dovuto uploadarlo su Vimeo. Vabbè. Come dicevo, sbagliando si impara.

Il burro “con gli addominali” o “a cagarella” del quale parlano nel video, per la cronaca, sarebbe questo.

Tanti cari saluti e buona Pasqua in ritardo.

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Storie che succhiano la tranquillità dai sonni dei pirati

Eccoci qui per la seconda puntata di Cipro (ammettetelo che non vedevate l’ora!) [N.d.R. Come no, c’era la fila] [N.d.R.c.l.V. Oh, Redazione, non cominciamo, eh!]. Bene. Siccome qui in questi giorni c’è un tempo triste, grigio, uggioso e uggioloso, ho pensato che la cosa migliore fosse dare un po’ di allegria con i bei colori di Cipro, specialmente quelli della parte turca. Sì, perché se in effetti la parte greca dà il meglio di sè su tutte le fantastiche tonalità dell’azzurro e del verde acqua, nella parte turca sembra di essersi buttati improvvisamente nel mezzo dell’incasinatissimo Gran Bazaar di Istanbul [N.d.R. La Redazione coglie l’occasione per sottolineare quanto è stata pirla la RclV, che nonostante in Turchia due anni fa avesse fatto delle bellissime foto, compresa quella del gatto mistico che poteva essere utilizzata per promuovere e forse ottenere la pace nel mondo, è stata così scema da non scriverci un post]. E quindi ciancio alle bande!

In queste foto vedrete una sovrabbondanza di persone. Perché le persone sono colorate.

A questo punto vale la pena di narrare un episodio alquanto ilare del quale però non ho la foto. La sera, siccome anche i pirati hanno un cuore, in camera ci raccontavamo le favole prima di dormire. É così che il Pirata è giunto a conoscenza di una storia che l’ha segnata profondamente e dalla quale difficilmente si riavrà (come me da quella di Pinpirlin, ma è un’altra storia ancora per la quale esiste documentazione fotografica e che quindi scoprirete nel prossimo episodio), ossia quella della Borda. Per chi non sapesse che cos’è la Borda – ergo probabilmente per chiunque non avesse dimestichezza con le favole dell’Emilia – Wiki ci offre una pagina al riguardo. In ogni caso, siccome era notte e avevo sonno, mi sono sbagliata nel raccontare, e così è venuto fuori che la Borda anziché “soffiare la morte in faccia ai bambini”, “succhiava la faccia ai bambini”. Non avessi mai commesso l’errore, ho turbato per sempre i sonni del Pirata, e nel momento in cui a Salamina ha visto una statua di epoca romana perfettamente conservata, tranne la faccia che era stata asportata, è scappata urlando.

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Ecco lo scontatissimo post annuale sulla primavera!

In ritardo di 9 giorni sulla tabella di marcia (leggi: equinozio) mi sono resa conto che è arrivata!

Indizi: sbocciano le gemmine verdi sugli alberi di fronte alla mia finestra, ci sono già 25°, l’uccello gniki-gniki è tornato [N.d.R. L’uccello gniki-gniki, ufficialmente detto ficedula hypoleuca o balia nera, è un bellissimo quanto insopportabile uccellino che, puntuale ogni mattina alle 4.00, attacca meccanicamente a cinguettare gnikignikignikignikignikigniki, a ripetizione, innestando nella Ragazza con la Valigia istinti per i quali potrebbe essere incarcerata dalla Lipu], i chihuahua chihuahuano e l’OP non mi guarda più come se fossi una scema che gira in mutande in dicembre solo perché ho ordinato un gelato gigante.

Insomma, è arrivata anche da voi? Qui è arrivata.

La mia stagione preferita.

E quindi, giusto perché le restanti 400 foto di Cipro da sistemare e postare qui non mi sembravano abbastanza, ne ho fatte altre! Evviva!

Corinne Bailey Rae – Put Your Records On

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